Varcando la soglia del Ristorante Al Dragone sembra di proiettarsi in un lontano passato da cui si riescono a ricevere messagi e sensazioni sollecitate dalla grotta e dalla roccia calcarea, che riconducono ad un’atmosfera propria dell’antica vita del borgo.
Le accoglienti grotte entro cui si sviluppano le sale del ristorante sone anche le fondamenta naturali su cui poggia parte della Cattedrale. L’edificio sacro, edificato nel IX secolo, sarebbe stato ricostruito sulle rovine di un tempio dedicato alla Dea Vesta, un ambiente costituito esattamente da una grotta, forse prorpio quella dello stesso ristorante.
La denominazione “Al Dragone” fu ispirata da una mescolanza fra sacro e profano, fra religioso e storico, fra simbolo e personaggio. Leggende narrano che proprio in questa grotta San Giorgio, protettore del paradiso, sconfisse l’enorme dragone dalla testa di serpente reincarnazione del diavolo. Mentre, la storia ci ricorda del corsaro Dragut Rais, responsabile di un effereato eccidio di viestano il 15 Luglio del 1554. Dall’assonanza simbolica tra ‘Drago’ e ‘Dragut’ è cosí scaturita l’idea del nome “Dragone”.